La storia di Rosa Salva

Una dolce tradizione veneziana dal 1870

Nel cuore di Venezia, tra calette e campi, vive una storia di passione e sapori che attraversa oltre centocinquant'anni: la nostra storia, la storia di una delle pasticcerie più antiche e rinomate d'Italia.

Tutto ebbe inizio verso il 1870, quando Andrea Rosa ebbe un'idea semplice ma rivoluzionaria: portare l'arte della cucina direttamente nelle case e nei palazzi più prestigiosi della città. Con la sua cucina itinerante, Andrea raggiungeva le ville lungo la Riviera del Brenta per servire banchetti indimenticabili, lasciando negli ospiti il ricordo di sapori autentici e momenti di festa.

Fu il figlio Antonio, detto Salva, a dare il nome che ancora oggi custodiamo con orgoglio. Nel 1879, divenne cuoco della Casa Reale, portando la nostra tradizione dolciaria a un livello di eccellenza che ha attraversato i secoli.

La nostra storia

  1. 1712

    Nasce Giovanni Rosa. È l'origine di una storia meravigliosa.

  2. 1796-1846

    Salvatore Rosa, detto Bianco, lavora come cuoco. Il soprannome richiama l'ambiente di farina, grembiuli e cucina.

  3. 1824-1902

    Andrea Rosa, detto Salva, avvia le prime attività ristorative. Intuisce il potenziale del servizio gastronomico in una Venezia in trasformazione.

  4. 1865-1875

    Antonio Rosa Salva lavora negli alberghi e nelle cucine dell'aristocrazia veneziana. Si fa presto notare per talento e precisione.

  5. 1896 ca.

    Viene rilevata una storica produzione di paste in Bocca di Piazza. Le focacce diventano oggetto di versi e apprezzamenti.

  6. 1900

    Concesso l'uso dello stemma reale da parte di Umberto I. Un riconoscimento che certifica la qualità del lavoro svolto.

  7. 1904

    Viene acquisito e ristrutturato il punto vendita di Campo San Luca. Il progetto in stile Liberty rinnova l'immagine e rafforza la presenza nel cuore della città.

  8. 1906-1910

    Inizia l'attività di docenza presso la Scuola professionale femminile Vendramin Corner. La trasmissione del sapere entra a far parte della cultura d'impresa.

  9. 1923

    Nomina a Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia. Segue il ritiro dalle attività operative e il passaggio di testimone alla generazione successiva.

  10. 1930

    Dopo la scomparsa di Antonio, l'attività viene suddivisa fra i figli e i nipoti:
    • Il laboratorio di calle Fiubera rimane in gestione a Ermenegildo, dove prosegue la produzione

  11. 1951

    La famiglia viene incaricata della gestione della banchettistica per la Fondazione Cini, all'Isola di San Giorgio. Inizia un nuovo capitolo nell'ambito degli eventi istituzionali.

  12. 1956

    Viene acquisita la storica cioccolateria Moriondo, e aperta una nuova sede in Mercerie.

  13. 1961

    Con l'acquisto dell'Hotel Astoria, l'attività alberghiera si integra al laboratorio e alla pasticceria.

  14. 1969

    Apre la sede di Mestre. In via Paganello viene costruito un deposito attrezzato per la logistica dei banchetti e lo scambio merci terra/acqua.

  15. 2009

    Viene acquisito il punto vendita di Campo San Giovanni e Paolo, già gestito sotto l'insegna Rosa Salva fin dal 1995.

  16. 2013-2018

    L'azienda avvia una partnership con il gruppo Pinault per la gestione delle caffetterie e degli eventi presso Palazzo Grassi e Punta della Dogana.

  17. 2017

    Dopo un restauro completo, riapre il Rosa Salva Hotel. Tradizione e accoglienza si fondono in una nuova struttura dedicata all'ospitalità.

  18. 2018

    Viene affidata la gestione della caffetteria interna al Gran Teatro La Fenice, punto d'incontro tra arte, cultura e sapori.

  19. 2020

    L'acquisto dell'immobile destinato alle Rosa Salva Suites segna un ulteriore sviluppo dell'offerta turistica.

  20. 2021

    Viene avviata la ristrutturazione della storica Fioreria Fantin. L'anno successivo apre la nuova pasticceria di San Salvador, il 10 maggio 2022.

Tradizione e passione, di generazione in generazione

Da allora, sei generazioni della famiglia Rosa Salva hanno tramandato le stesse ricette, la stessa cura per gli ingredienti, la stessa dedizione artigianale. Ogni dolce, dalle frittelle di Carnevale ai baicoli, dagli zaleti alle creazioni di pasticceria fine, racconta una storia fatta di venezianità, mani sapienti e ingredienti genuini.

Con il tempo, la nostra arte si è arricchita senza mai perdere la sua identità: la qualità, l'autenticità e il legame profondo con la città e le sue tradizioni restano il cuore di tutto ciò che facciamo.

Ogni morso è un piccolo viaggio nella Venezia più autentica, quella che sa di zucchero, arte e tradizione.